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Quadro contrattuale bilaterale in materia di investimenti Nel 1986 Svizzera e Cina firmarono un accordo di promozione e protezione reciproche degli investimenti (APPI) che entrò in vigore nel 1987. Tale accordo, concluso sulla base delle condizioni e delle restrizioni della Cina di allora, non rispondeva più alle esigenze attuali. Da un lato, l’accordo non concedeva alcun trattamento nazionale agli investitori dell’altra parte contraente. Dall’altro lato, l’accordo prevedeva per gli investitori stranieri solo un accesso limitato all‘arbitrato internazionale, ovvero il meccanismo che permette di risolvere una controversia in materia di investimenti direttamente con lo Stato ospite (risoluzione delle controversie Stato-investitori). I negoziati in vista di un nuovo APPI sono stati lanciati nel dicembre 2006, in occasione della visita a Pechino del Segretario di Stato all’economia, Jean- Daniel Gerber, e si è raggiunto un accordo meno di un anno dopo. Le principali disposizioni dell'accordo riguardano il trattamento degli investimenti esteri, il trasferimento del capitale e dei proventi dell'investimento, l'indennità in caso di espropriazione e le procedure di risoluzione delle controversie. I l nuovo APPI concluso con la Repubblica popolare di Cina apporterà significativi miglioramenti, in particolare per quanto riguarda la risoluzione delle controversie Stato-investitori. I risultati ottenuti permetteranno agli investitori svizzeri di essere tra i primi a beneficiare di una protezione di diritto internazionale di alto livello sul mercato cinese . Relazioni di investimento Svizzera - Cina Il flusso di investimenti diretti esteri ha proiettato la Cina ai primi posti tra i paesi di destinazione a livello mondiale: da 4 miliardi di dollari nel 1991, l’ammontare degli investimenti è passato a 40 miliardi verso la metà degli anni novanta, per superare gli 80 miliardi alla fine del 2007 con l’apertura del capitale bancario agli investitori stranieri. Lo stock di investimenti diretti esteri in Cina è attualmente stimato sui 350 miliardi di dollari. Grazie al ruolo pionieristico svolto dalla Schindler – la prima joint venture creata (1980) tra partner cinesi e stranieri -, le imprese svizzere hanno compreso a fondo i meccanismi del mercato cinese. Oggi la presenza dell’imprenditoria svizzera in Cina è molto diffusa: più di 300 imprese vi si sono insediate, con 700 succursali e circa 110 000 dipendenti (fine 2007). Lo stock di investimenti diretti svizzeri in Cina oggi sfiora i 5 miliardi di franchi, facendo della Svizzera il 15° investitor e straniero in questo paese. Gli investimenti cinesi in Svizzera, invece, focalizzati essenzialmente sulle aziende commerciali e sulle PMI attive nel settore dei servizi e dell’industria, raggiungono per ora un livello abbastanza modesto, che lascia tuttavia presagire possibili consolidamenti futuri. Ruolo degli accordi di protezione degli investimenti Nonostante l’importanza dell’investimento diretto internazionale per l’economia mondiale, non esistono ancora disposizioni a livello globale nel settore, paragonabili per esempio a quelle dell’OMC per il commercio internazionale dei beni e dei servizi, e gli accordi bilaterali di protezione mirano, appunto, a colmare questa lacuna. Simili accordi conferiscono maggiore sicurezza giuridica e protezione dai rischi non commerciali, e contribuiscono ad accrescere l’attrattività e la competitività del paese interessato per gli investimenti esteri. Attualmente la Svizzera – che rientra tra i più importanti paesi di origine di investimenti diretti (nel 2007, 7° posto in cifre assolute e 1° posto pe r abitante; lo stock totale di investimenti diretti svizzeri sfiorava i 700 miliardi di dollari e le imprese svizzere contavano più di 2 milioni di dipendenti all’estero) – ha concluso accordi bilaterali di protezione degli investimenti con circa 120 paesi. Per ulteriori informazioni : Christian Etter, SECO, Ambasciatore, delegato del Consiglio federale agli accordi commerciali tel. +41 31 324 08 62 http://www.seco.admin.ch/themen/00513/00594/index.html?lang=fr Businessglobal.com: la prima piattaforma fiere onlineBusinessGlobal.com, la prima piattaforma
online internazionale per fiere virtuali, ha avviato l’attività
a settembre 2009 inaugurando il salone virtuale “The Best of
China”. Di recente, è entrata in funzione anche in Svizzera.
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Ascona
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